Agrégateur de flux

31/2016 : 17 mars 2016 - Arrêt de la Cour de justice dans les affaires jointes C-145/15, C-146/15

Communiqués de presse CVRIA - jeu, 03/17/2016 - 10:17
Ruijssenaars et Jansen
Transport
Les autorités nationales exercent une surveillance de caractère général afin de garantir les droits des passagers aériens, mais ne sont pas tenues d’agir suite à des plaintes individuelles

Catégories: Flux européens

28/2016 : 16 mars 2016 - Conclusions de l'avocat général dans l'affaire C-484/14

Communiqués de presse CVRIA - jeu, 03/17/2016 - 10:14
Mc Fadden
SERV
Selon l’avocat général Szpunar, l’exploitant d’un magasin, d’un bar ou d’un hôtel qui propose gratuitement au public un réseau Wi-Fi n’est pas responsable des violations de droits d’auteur commises par un utilisateur

Catégories: Flux européens

A Firenze un corso di aggiornamento professionale sui titoli esecutivi europei

Aldricus - jeu, 03/17/2016 - 07:00

Venerdì 8 aprile 2016, si terrà a Firenze un corso di aggiornamento su I titoli esecutivi ‘europei’: procedure a confronto, organizzato dal Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Firenze, in collaborazione con la Fondazione per la Formazione Forense dell’Ordine degli Avvocati di Firenze.

[Descrizione del corso] – Il corso si propone di fornire ai partecipanti gli strumenti teorici e pratici necessari ai fini di garantire una corretta ed agevole tutela del credito in Europa. L’Unione europea prevede la facoltà, in capo a società e individui, di ricorrere a strumenti di diritto internazionale privato e processuale volti a facilitare il recupero del credito all’interno degli Stati membri, consentendo, da una parte, di attribuire “carattere europeo” alle decisioni interne relative a crediti non contestati (regolamento (CE) n. 805/2004 istituivo di un titolo esecutivo europeo per i crediti non contestati) ed istituendo, dall’altra, veri e propri procedimenti europei per il recupero transfrontaliero del credito e per controversie di modesta entità (regolamenti (CE) nn. 1896/2006 e 861/2007). Tali regolamenti pongono questioni di coordinamento con altri strumenti dell’Unione, in particolare con il recente regolamento (UE) n. 1215/2012 (c.d. “Bruxelles I-bis”), che ha sostituito il regolamento n. 44/2001 (“Bruxelles I”), in un quadro frammentario e settoriale che richiede un’approfondita conoscenza del settore della cooperazione giudiziaria in materia civile promossa dall’Unione (articoli 67 e 81 del TFUE). La peculiarità che caratterizza tutte queste procedure di recupero del credito risiede nell’eliminazione della procedura di exequatur. Le decisioni emesse nel quadro di ciascuno dei suddetti regolamenti, infatti, circolano in Europa attraverso un canale preferenziale che, attraverso un efficace sistema di formulari reperibili on-line, semplifica, accelera e riduce i costi dei procedimenti: tali provvedimenti sono dunque eseguiti nello Stato membro richiesto alla stregua delle decisioni emesse dai giudici interni, senza necessità di alcun previo procedimento volto a dichiararne l’esecutività. Secondo la Relazione della Commissione europea, presentata al Parlamento europeo il 13 ottobre 2015, recante una statistica dell’applicazione, negli Stati membri, del regolamento (CE) n. 1896/2006 istitutivo di un procedimento europeo di ingiunzione di pagamento, l’Italia si colloca tra gli ultimi posti. Ciò, afferma la Commissione, è dovuto essenzialmente alla mancata consapevolezza, da parte degli operatori giuridici, dell’esistenza di tali meccanismi e del funzionamento delle rispettive procedure. Così, la mancata o errata conoscenza di strumenti concepiti per agevolare la circolazione delle decisioni – e, pertanto, per promuovere i rapporti transfrontalieri e la circolazione delle persone in Europa – pregiudicandone i rispettivi obiettivi, finisce col realizzare un risultato del tutto opposto, frustrando le aspettative dei creditori e le prospettive di futuri rapporti transnazionali. Inoltre, il 24 dicembre 2015 è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea il regolamento (UE) 2015/2421 del 16 dicembre 2015, che ha apportato rilevanti modifiche ai regolamenti n. 861/2007 e n. 1896/2006. Il corso fornirà ai partecipanti le conoscenze necessarie alla “gestione” delle procedure di recupero del credito istituite dai regolamenti menzionati. All’illustrazione del quadro normativo esistente, sarà affiancata una metodologia didattica di carattere pratico, ricorrendo a tal fine all’esame della giurisprudenza dell’Unione ed interna, nonché all’illustrazione dei metodi di reperimento e compilazione dei moduli.

Interverranno come relatori Francesco Salerno (Univ. Ferrara), Olivia Lopes Pegna (Univ. Firenze), Elena D’Alessandro (Univ. Torino) ed Ester di Napoli (Univ. Magna Graecia Catanzaro).

Le domande dovranno essere inviate (compilando questo modulo) all’indirizzo perfezionamenti@adm.unifi.it entro il 1° aprile 2016.

Il programma completo del corso ed ulteriori informazioni sono reperibili qui e qui.

Fintech – What You Need to Know

Conflictoflaws - mer, 03/16/2016 - 13:10

Financial technology (Fintech) describes the way in which technological innovations transform financial services. Examples are bitcoin, PayPal or crowdfunding. These new phenomena not only raise important regulatory concerns, but also difficult conflict-of-laws questions. They will be addressed at a conference hosted by the British Institute of International and Comparative Law (BIICL) and organized by Eva Lein. It will take place today, 16 March 2016, from 5 to 7 PM, at Charles Clore House, Russell Square (London). The line-up of speakers includes Daniel Awrey (Oxford University), Tetsuo Morishita (Sophia University, Tokyo), and Matthias Lehmann (University of Bonn). Registration information and further details are available here.

Article 274, 1°, du Code civil

Cour de cassation française - mer, 03/16/2016 - 12:24

Pourvoi c/ Cour d'appel de Lyon, 2e chambre B, 30 juin 2015

Catégories: Flux français

28/2016 : 16 mars 2016 - Conclusions de l'avocat général dans l'affaire C-484/14

Communiqués de presse CVRIA - mer, 03/16/2016 - 10:42
Mc Fadden
SERV
Selon l’avocat général Szpunar, l’exploitant d’un magasin, d’un bar ou d’un hôtel qui propose gratuitement au public un réseau Wi-Fi n’est pas responsable des violations de droits d’auteur commises par un utilisateur

Catégories: Flux européens

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